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Maggio 1, 2024Utilizzare la protezione solare è fondamentale per mantenersi sani e salvi durante l’estate.
Ma proteggere la pelle può rendere più difficile l’assunzione di Vitamina D ?
La Vitamina D è un nutriente essenziale per proteggere ed avere ossa sane, pelle sana, maggior efficienza nel trasmettere messaggi tra il cervello ed il corpo, supporta il sistema immunitario e tanto altro ancora. La maggior parte delle persone ottiene la Vitamina D dalla dieta e dal sole.
Infatti, quando la pelle è esposta ai raggi solari, in particolare ai raggi ultravioletti B ( UVB ), il corpo la utilizza per produrre Vitamina D in modo naturale.
I raggi UVB del sole interagiscono con una proteina chiamata 7-deidrocolesterolo ( 7-DHC ) presente nella pelle, innescando un processo che converte l’energia in Vitamina D3, la forma attiva della Vitamina D.
Ma l’esposizione ai raggi UVB può avere effetti spiacevoli sul corpo, come le scottature. E poiché le scottature sono un forte fattore predittivo dello sviluppo di neoplasie in età avanzata, è comprensibile il motivo per cui raccomando ai miei pazienti di indossare la protezione solare o di prendere le dovute precauzioni per proteggere la pelle.
Tuttavia, i raggi UVB sono implicati sia nei processi positivi che in quelli negativi del corpo, quando non usi la protezione solare rischi di perdere una fonte fondamentale di Vitamina D? Ecco cosa ci dicono gli studi.
La protezione solare ha scarso o nessun impatto sui livelli di Vitamina D. Infatti, numerose ricerche hanno dimostrato che l’uso della protezione solare e la carenza della Vitamina D non sono correlate, uno studio ha scoperto che chi usa regolarmente la protezione solare non presenta carenza di Vitamina D rispetto alle persone che non la usano.

Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, indipendentemente da quanta protezione solare si utilizzi o quanto sia alto il fattore di protezione solare, alcuni raggi UV raggiungono comunque la pelle. Ad esempio, un fattore di protezione 30 trattiene circa il 97% dei raggi UVB con una applicazione ed una riapplicazione perfette.
La piccola quantità di UVB che raggiunge la pelle dovrebbe essere sufficiente a stimolare una certa produzione di Vitamina D. Oltre ciò, raramente le persone applicano la protezione in maniera corretta. Idealmente, andrebbe applicata nella giusta quantità per coprire la parte esposta, riapplicarla almeno ogni due ore. La maggior parte delle persone non usa la protezione solare in modo giudizioso e ne copre la pelle in piccole quantità, quindi è improbabile che ne impedisca l’assorbimento.
QUANTA VITAMINA D SI OTTIENE REALMENTE DAL SOLE?
Dipende da diversi fattori, tra cui l’età, il colore della pelle, il momento in cui ci si espone ed altro ancora. Il momento in cui ci si espone al sole può avere un ruolo importante. Molti studi dimostrano che il corpo è più efficiente nel produrre Vitamina D a mezzogiorno. I raggi UVB tendono ad essere più forti in questo periodo : i raggi solari raggiungono il loro picco tra le ore 10:00 e le ore 16:00, se non si esce all’aperto durante queste ore è possibile che l’assunzione della Vitamina D dal sole sia inadeguata.
Anche fattori ambientali come le nuvole e l’inquinamento atmosferico possono influenzare la quantità di Vitamina D che una persona assorbe dal sole. Sebbene l’assorbimento della Vitamina D dalla luce del sole vari da individuo a individuo, è importante sottolineare che la maggior parte delle persone può ottenere una quantità sufficiente di vitamina D dalla dieta o dagli integratori.
Pertanto, usa regolarmente la protezione solare, anche di inverno, e non aver paura di non assorbire la Vitamina D dal sole.
Non sai di quanta vitamina D hai bisogno, come applicarla in maniera corretta, se è meglio utilizzare fattori di protezione fisici o chimici? Puoi richiedere la tua consulenza gratuita di 15 minuti con il Dott. Nigro.